Ricordata da Dante nel IV canto del Purgatorio (“Vassi in Sanleo e discendesi in Noli…”) come luogo aspro e di non facile accesso, Noli è nascosta tra due pieghe della montagna, protesa verso il mare. Prima dell’apertura del tracciato attuale della via Aurelia, realizzato durante l’impero napoleonico, questo centro era raggiungibile solo via mare o scendendo per ripidi sentieri, come avviene ancora oggi a S. Fruttuoso, nel promontorio di Portofino. Arricchitasi partecipando alle crociate, Noli si affrancò dai marchesi Del Carretto e divenne libero comune nel 1192. Il centro storico, caratterizzato dalle numerose torri comunali (che la tradizione vuole fossero addirittura 72!), conserva, in alcuni quartieri, quasi intatto il suo antico volto, con belle case del Duecento e del Trecento. Noli ritiene di essere la…quinta Repubblica Marinara anche se non ebbe mai i fondaci necessari per esserlo a pieno titolo. Per gli aiuti prestati al Papato e alla Lega Lombarda, nel 1239 Noli divenne sede vescovile per volontà di Gregorio IX, il papa che scomunicò Federico II; per quasi seicento anno fu una delle diocesi più piccole d’Italia. I nolesi ritengono che qui nacque Antoniotto Usodimare, un protagonista dell’età delle esplorazioni geografiche; egli nel 1460 scoprì le isole del Capo Verde. Noli ospitò nel 1576 il filosofo Giordano Bruno, che qui svolse la professione di “maestro di grammatica e cosmografia”. Con la scoperta dell’America e lo spostamento dei traffici commerciali dal Mediterraneo all’Atlantico, la piccola rada di Noli perse sempre più importanza e così l’antica Repubblica divenne un borgo di pescatori. Ancora oggi molte famiglie praticano questa attività in modo tradizionale, uscendo in mare per calare le reti con piccoli gozzi; alla mattina vendono il pesce fresco sul lungomare.
È possibile prevedere anche:
Cattedrale di S. Paragorio. L’antica Cattedrale di S. Paragorio, fuori dalle mura, venne costruita a metà del secolo XI sull’area di un precedente edificio paleocristiano. Si tratta di uno dei gioielli dell’architettura romanica, dichiarato monumento nazionale nel 1890. L’abside è decorata da 11 catini islamici (XI-XII sec.) che costituiscono un antichissimo esempio di maioliche murate.
Castello di Noli. Dall’alto del monte Ursino (121 metri), dominano il paese le grandiose e scenografiche rovine del Castello (iniziato nel sec. XI), di cui restano il “mastio” e l’alta torre circolare di avvistamento; due cortine di mura merlate (XIII sec.) scendono sino ai dirupi sul mare e verso l’abitato. Si tratta del monumento difensivo meglio conservato di tutta la Liguria di Ponente.
(La grande Storia incontra la storia locale. Tra gli argomenti toccati: l’incastellamento, la nascita dei Comuni, i guelfi e i ghibellini, le torri medioevali, lotte tra Papato e Impero)