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Art Nouveau in Francia, Modernismo in Spagna, Jugendstil in Germania: molti sono i nomi che ha preso lo stile floreale per eccellenza. Anche l’Italia vanta una tradizione di patterns decorativi che hanno lasciato il segno nella società urbana contemporanea. Le sue linee sinuose compaiono nelle arti applicate e nell’architettura delle grandi città italiane, ma non solo.

La stagione del Liberty segna per le città il momento più evidente del passaggio verso la modernità, organizzando gli spazi urbani secondo le nuove esigenze funzionali e sociali di mobilità e collegamento, predisponendo grandi assi viari e piazze che rispondono sia alle esigenze pratiche sia a quelle rappresentative.

Accanto a Torino, Milano o Trieste, capitali del Liberty italiano, spiccano altre località meno conosciute per la presenza massiccia di edifici in stile Liberty e Savona è in cima alla classifica, per numero ed importanza. Su Via Paleocapa e sulla successiva parallela, corso Mazzini, si attesteranno alcuni dei più interessanti esempi di Liberty  nella città, ad opera dell’ing. Alessandro Martinengo. Tra questi spiccano il Palazzo dei Pavoni (1911-12) ed il Palazzo Delle Piane (1910-11), quest’ultimo realizzato con la collaborazione di Adolfo Ravinetti allora attivo nello studio di Martinengo.

Le tappe principali del nostro percorso: Piazza Sisto IV, Corso Italia, Palazzo Molinari in piazza Diaz, via dei Vegerio, Palazzo dei Pavoni in via Paleocapa, Palazzo Delle Piane in corso Italia, via Luigi Corsi, Palazzo Maffiotti in via Boselli, Via Nazario Sauro e Piazza Mameli.

Per i gruppi organizzati si può prevedere un tour in bus della della città ottocentesca e dei primi del Novecento. Questo giro panoramico sarà tanto inaspettato quanto interessante, non solo perchè Savona è  una delle città liberty più affascinanti d’Italia, ma soprattutto perché darà la possibilità di vedere  uno dei più significativi capolavori del Liberty italiani: la Villa Zanelli.